La mostra, curata da Francesco Poli, attraverso la scelta molto precisa di venticinque lavori, che vanno dalla fine degli anni '60 agli anni'90, documenta in modo esemplare quasi tutti i principali aspetti della ricerca dell'artista torinese:
i suoi cicli tematici; i vari materiali (dal gesso al ferro, dalla carta al tessuto, agli orologi); le invenzioni di codici combinatori di numeri e lettere; e le sue tecniche particolari (realizzate anche da altri) come il tratteggio a biro, i ricami, la mail art con la permutazione matematica dei francobolli, le tecniche miste su carta con ritagli, ricalchi, frottage, e operazioni di pliage-dépliage.
Particolarmente importante, per la ricostruzione filologica del percorso artistico di Alighiero Boetti, è stata la collaborazione dell'Archivio Alighiero Boetti di Roma, in particolare della sua direttrice Anne Marie Sauzeau
Alighiero Boetti si può considerare fra i più eccentrici protagonisti dell'Arte Povera. Per molti versi la sua complessa e variegata ricerca, caratterizzata da una raffinata ironia concettuale apparentemente ludica ma legata a fondamentali questioni di fondo, è stata in anticipo sui tempi.
Anche se fin il suo ruolo nell'ambito delle tendenze processuali e concettuali a livello internazionale è stato sempre considerato molto rilevante, con una presenza costante nelle principali mostre di punta, solo negli anni successivi alla sua prematura scomparsa nel 1994 il suo lavoro di inimitabile originalità ha raggiunto finalmente un definitivo riconoscimento, anzi una vera e propria "consacrazione". E questo successo è legato a una riconsiderazione e rivalutazione critica di Boetti sollecitata anche dal fatto che la sua opera ha avuto e ha ancora una decisiva influenza su molti fra i migliori artisti neoconcettuali delle ultime generazioni
Sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Con la collaborazione della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per l'Abruzzo.Con il contributo di Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comunità Montana Zona "N",Consorzio dei Comuni del B.I.M., Camera di Commercio di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. Sponsor Il Centro, Monaco Mobili.
Palazzo De Sanctis, Castelbasso (TE)
opening: 26 giugno 2010, ore 19.00
periodo mostra: 26 giugno – 29 agosto 2010
orari di apertura: tutti i giorni dalle 19:00 alle 24:00
ingresso: € 5,00
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