Pagine

domenica 3 febbraio 2013

Libri, “Dietro le quinte della storia”, un dialogo sulla vita quotidiana del passato firmato da Superquark

Il conduttore televisivo Piero Angela e lo storico Alessandro Barbero mettono a frutto la loro collaborazione televisiva con un libro che apre la cassaforte del nostro passato per svelare aneddoti, sfatare leggende e raccontare come vivevano uomini e donne comuni.


Lo “Ius primae noctis”? Un’invenzione scaturita dalla penna fantasiosa di un cronista di Cuneo del 1300. La cintura di castità? Altra leggenda, confezionata 500 anni più tardi, nell’800, quando andava di moda rappresentare il Medioevo come un’epoca truce, sinistra, barbarica. E la psicosi dell’anno 1000 quando si pensava che il mondo sarebbe finito? Anche questo è una bufala alla quale intere generazioni hanno abboccato per secoli. La verità è che allora, a parte i dotti, i monaci e i notai, nessuno sapeva in quale anno vivesse. La storia, se non viene maneggiata con cura, ogni tanto tira dei brutti scherzi. Qualcuno diffonde una voce, altri la riprendono e la mettono su carta, i libri girano e vengano letti ed ecco confezionata una credenza indistruttibile in un epoca in cui le comunicazioni non esistono e oltre il 90% delle persone è analfabeta.

Il conduttore televisivo Piero Angela e lo storico Alessandro Barbero con questo libro, “Dietro le quinte della storia” (edito da Rizzoli, 17,50 euro), sono bravi a sfatare alcuni luoghi comuni sempre di forte presa, ma il loro intento è più ambizioso: prendere per mano il lettore per condurlo in un lungo viaggio nella storia vista dal “basso”, non i grandi avvenimenti e la vita dei grandi personaggi, bensì il racconto di come vivevano uomini e donne comuni alle prese con i loro problemi quotidiani: la casa, la famiglia, i servizi igienici, i viaggi, la sessualità. In fondo, spiegano gli autori, c’è un filo rosso che unisce le società del passato: pochissima energia e tecnologia, quasi nessuna medicina, trasporti lentissimi, poco cibo, vita breve, analfabetismo diffuso.

La vita nell’antichità, insomma, era dura. L’assenza delle medicine livellava tutti, poveri, ricchi, nobili e miserabili. Per secoli il rimedio principale alle malattie era il salasso, anche se spesso proprio questo rimedio ammazzava il malato. L’alternativa per i poveri erano le erbe, ma se i rimedi non funzionavano, c’erano sempre gli incantesimi. Anche gli spostamenti erano un grosso problema. La distanza che un’automobile copre oggi in un’ora, 130 chilometri, un pellegrino a piedi la percorreva in una settimana. Si poteva prendere un cavallo, ma allora, possederne uno, era come avere un’automobile di gran lusso. Roba da ricchi, come del resto cucinarsi un arrosto era una prerogativa non certo del popolino. Troppa legna si doveva consumare per la cottura, solo i benestanti potevano permetterselo.

Sono decine e decine i microracconti, gli aneddoti e le curiosità che la coppia Angela-Barbero svela ai lettori utilizzando la tecnica retorica del dialogo, del botta e risposta tra il divulgatore per antonomasia Angela e lo specialista Barbero. Ne esce un approccio leggero e divertente per un libro chiaramente divulgativo, dietro al quale si snoda un più sottile livello esplicativo che sottolinea quanto il progresso dell'umanità sia dipeso dalla capacità di far interagire cultura, energia e tecnologia per affrontare sfide nuove o risolvere in modo nuovo vecchi problemi. Ogni età della storia ha portato il suo contributo alla causa del progresso. Anche il Medioevo non è stato quel periodo immobile e oscuro che si dice. Durante quei secoli, ci spiega Barbero, che questo tema lo conosce bene, sono state inventate un’infinità di cose: la camicia, i bottoni, il comune, la banca, l’università, la chiesa, il prete, la confessione, la messa, e ancora, il salame, i ravioli, gli occhiali. Ma soprattutto l’uomo del Medioevo ha inventato la carta e il torchio che permetteranno successivamente la nascita della stampa a caratteri mobili di Gutemberg, una delle meraviglie del Rinascimento. Ogni progresso ottenuto quindi non nasce per caso, ma è il frutto di un accumulo di innovazioni e di saperi prodotti nei secoli. Forse non tutti sanno che “Dietro le quinte della storia” è anche il titolo della rubrica tv che Alessandro Barbero tiene dal 2007 all’interno del programma di Piero Angela, Superquark (uno delle poche trasmissioni che la Rai può sbandierare come servizio pubblico). Lo spunto di fare il libro nasce proprio da questa collaborazione: ”Come il tentativo di rielaborare e arricchire in modo nuovo le nostre conversazioni di Superquark”. Un libro che nasce dalla tv, quindi. Un’operazione che 15 anni fa sarebbe stata aspramente criticata, oggi invece se ne comprende l’utilità perché consente alle persone di avvicinarsi a una disciplina dimenticata come la storia. Mauro Scarpellini
 

Nessun commento:

Posta un commento