Guarda l'intervista di Fattitaliani a Francesco Verdinelli e Alberto Bassetti, direttori artistici del Teatro Lo Spazio di Roma. Un
luogo polifunzionale in cui da sei stagioni si rincorrono,
miscelandosi,
musica e prosa, corsi di danza ed esposizioni di video arte, incontri
rivolti ai non vedenti ed altri momenti di aggregazione sociale.
Questo
è lo Spazio, il teatro ubicato
in zona San Giovanni e
diretto da Alberto
Bassetti e Francesco Verdinelli
che proporrà anche quest’anno una programmazione incentrata su
autori ed interpreti contemporanei del teatro italiano atti a
presentare l’opera
come
strumento di forza e vitalità, piuttosto che elaborato di pura
ricezione, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i sensi e il
pensiero del proprio interlocutore in sala.
Il nuovo cartellone, solo nell’ambito della prosa, conta ben diciotto spettacoli e parte il primo ottobre, con la performance di Roberto Herlitzka, per la quarta volta in esclusiva per Roma allo Spazio, nello stravolgimento di uno dei classici shakespeariani: Amleto diventa l’ExAmleto, una produzione del Teatro Segreto di Ruggero Cappuccio nella quale si esplora la solitudine attraverso un rimescolamento della tragedia e delle battute dello stesso principe danese escluso da ogni relazione sociale.
Il
dramma è il filo conduttore, se non addirittura il triste
protagonista di altri spettacoli in programma, in particolare la
barbarie italiana raccontata da Betta
Cianchini
nelle Storie
di donne morte ammazzate,
dodici monologhi di cronaca nera interpretati da altrettanti attrici
che anticiperanno la prima “Notte Rossa” dedicata alle vittime
del femminicidio. Attualità shock in scena anche per la prima
italiana del musical
diretto da Enzo Iacchetti sulla vicenda horror di Erika e Omar che
qualche anno fa sconvolse i nostri telegiornali, qui improntata su
una feroce satira rivolta ai nostri media e presentata con uno stile
inglese black
humor.
Iacchetti è invece in scena come protagonista, sempre in primavera,
nel suo speciale omaggio
a Giorgio Gaber,
nel quale riscrive a suo modo le canzoni televisive del signor G,
arrangiandole e contaminandole con le musiche di oggi.
Debutto
in prima linea invece per il poetico e surreale Domestica,
ideato e diretto da Juan
Diego Puerta Lopez
con un cast di ben 22 attori che animano un carrozzone di eccentrica
umanità intorno ad una tavola imbandita. Fresco di scena è anche il
lavoro di Ulderico
Pesce
sul rapimento Moro, un’operazione teatrale che vuole
prima di tutto contribuire alla scoperta della verità e alla sua
divulgazione, prendendo come punti di vista quelli del giudice
Imposimato e di tre dei membri della scorta.
Tornano
invece sul palco dello Spazio due testi collaudati: il primo, Il
Custode
di Antonio
Lauro,
oramai da una decina d’anni ha decretato il successo performativo
di Paolo
Triestino,
attore completo ed emozionante nei panni di
una guardia giurata museale che dialoga con i Bronzi di Riace
all’interno di una Calabria specchio di sogni e malesseri
dell’anima; il secondo, Il
Segreto della vita,
celebra il quarto di secolo dall’esordio nella scrittura di Alberto
Bassetti che fu notato inizialmente dalla critica teatrale proprio
con questa pièce
dedicata al gioco del ribaltamento dei ruoli nella coppia la prima
notte di nozze: un letto nuziale piazzato in platea – sul quale
dibattono i due interpreti Pierpaolo
De Mejo e Olivia Cordsen -
farà vivere agli spettatori intorno la dimensione più intima e
ironica dei neo-sposi in un crescendo di
rivelazioni tra l’assurdo ed il drammatico, al punto da diventare
decisamente comica e spiazzante!
Eccelsa
prova d’attore è poi quella di Paolo
Graziosi
su Leopardi che, insieme ad Elisabetta
Arosio
riprende la produzione del giovane poeta con sapiente uso di
punteggiatura interiore, accompagnato sul palco dalle proiezioni di
immagini oniriche in movimento e da una colonna sonora elettronica
dagli accenti suggestivi.
Dalla
letteratura si passa alla storia e alla religione, presenti
rispettivamente in Mi
no me som notà,
ambientata durante il primo conflitto mondiale con l’Austria, per
la regia di Gabriella Pedrai, e 33,
in cui il messaggio cristiano ambientato nella complessa realtà
contemporanea mette a dura prova il senso della Fede nel rapporto
involutivo odierno tra spirito e Istituzioni.
Carrellata
di spettacoli dalle tematiche ironiche ma pur sempre attuali quella
che parte da Sissi
Boy,
in cui protagonista è un bambino in contrasto alle tradizionali
regole di condotta del sesso di appartenenza, e che continua con
l’amore del primo appuntamento scaturito dalle chat narrato da Luca
Zilovich
in Love
date,
per approdare ai conflitti familiari di tre fratelli alle prese con
la gestione di una fattoria ereditata (i Tre
terrieri
di Angelo
Sateriale, Fulvio Maura e Roberto di Marco)
o le liti tra amiche scaturite dalle differenti opinioni su un’opera
d’arte acquistata, rivisitazione tutta al femminile di Marzia
Turcato
sul noto testo di Yasmina Reza “Art”, qui rinominato Bianco.
Comicità
e provocazione è riscontrabile infine nel monologo dell’agrigentino
Paolo
Macedonio
(Un
fulmine a ciel sereno),
intonato sulla sua
verve comica ed abilità mimetica, nella partitura per una nota sola
Quasido,
scritta da Claudio
Forti
per la talentuosa Diana
D’angelo,
e nelle veloci divagazioni in loop
vocale di Daniele
Parisi
e del suo Ab
Hoc Et Ab Hac.
Una
stagione, quella dello Spazio, che dunque presenta una raffinata
degustazione per ogni palato e che si incrementerà, all’interno
degli spazi recentemente restaurati, anche di appuntamenti musicali
ed esposizioni d’arte,
per generare un’atmosfera eclettica e
conviviale
con l’obiettivo di socializzare e far socializzare fra di loro
artisti provenienti da diverse discipline e di creare uno stile
e un modo nuovo di vivere lo spettacolo dal vivo a Roma.
Teatro
Lo Spazio
Via Locri 42/44,
(traversa di Via Sannio, a 100 metri da Metro S. Giovanni)
Roma
Via Locri 42/44,
(traversa di Via Sannio, a 100 metri da Metro S. Giovanni)
Roma
Tel.
06 77076486 - 06 77204149 -
info@teatrolospazio.it
Ufficio Stampa: Elisabetta Castiglioni
Tel/Fax 06 3225044 – cell 328 4112014
elisabetta@elisabettacastiglioni.com
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