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venerdì 11 ottobre 2013

Cinema, Simone Riccioni fra i protagonisti di "Universitari". L'intervista di Fattitaliani: sono verace, irruento e casinista, ma inseguo il mio sogno.


Al cinema dal 26 settembre, la pellicola Universitari - Molto più che amici di Federico Moccia racconta degli studenti Carlo (Simone Riccioni), l’iraniano Faraz (Brice Martinet) e Alessandro (Primo Reggiani), il più scapestrato (compra gli esami invece di studiare) che condividono la sede a Villa Gioconda, un’ex clinica: il loro equilibrio viene sconvolto quando la padrona di casa (Paola Minaccioni) decide di affittare altre tre stanze ad altrettante ragazze: Francesca (Sara Cardinaletti), Giorgia (Nadir Caselli) e l’eccentrica Emma (Maria Chiara Centorami). Ognuno porta con sé la propria storia segreta e come si dice nel film «niente è come sembra». Fattitaliani ha intervistato Simone Riccioni, giovane attore con già altre esperienze cinematografiche e teatrali.
Come si è rivelata l'esperienza di "Universitari"?
L'esperienza di UNIVERSITARI si è rivelata da una parte divertentissima visto il gruppo di ragazzi con cui sono stato a lavoro per due mesi, da un'altra parte abbastanza faticosa, dato che non avevo mai avuto un'esperienza così importante di set! Ma spero vivamente ce ne siano tantissime altre di possibilità.
Conoscevi le esperienze diverse di Federico Moccia
Sì, avevo visto quasi tutti i suoi film, quindi sapevo cosa aveva fatto Federico Moccia in questi anni precedenti. 
Su quale linea vi siete incontrati sul set?
Penso sulla linea del personaggio, mi spiego meglio, Federico aveva un'idea del suo Carlo molto ben precisa e io sono stato alle sue direttive.
Facile mostrare il proprio talento e interpretare il proprio personaggio in un film corale?
E' molto difficile in un film corale con tutti questi emergenti nonché bravissimi attori mostrare il proprio talento, è stato molto difficile e credo anche che possa fare molto molto di più, diciamo che l'emozione gioca brutti scherzi. Comunque sia non è stato affatto facile riuscire a impersonificare Carlo e renderlo credibile!
Sei rimasto in contatto con gli altri giovani colleghi?
Sono rimasto in contatto con tutti in particolar modo con Brice Martinet, con il quale si esce a cena con le rispettive ragazza e moglie, e alle volte non disdegniamo una bella partita a burraco.
Ci parli degli studi che hai fatto e del modo in cui hai vissuto gli anni della scuola?
Io ho studiato al liceo scientifico dei salesiani di Macerata, gli anni scolastici li ho vissuti giocando a basket, facendo teatro e studiando. Ascoltavo molto a scuola e a casa facevo solo i compiti obbligatori da dover scrivere, sono stati degli anni stupendi.
Carlo ti somiglia?
Carlo, secondo me, mi somiglia solo per il fatto che è un sognatore, che insegue quindi il suo sogno, quello di diventare un regista, bè qui siamo molto simili visto che io sto inseguendo il sogno di fare l'attore. Ma per il resto, Carlo è un buono, è un timido, è un ragazzo molto sfortunato da una parte, impacciato dall'altra e gliene capitano di tutti i colori, e anche molto ordinato e preciso. Io sono molto casinista, non sono preciso, non detto regole, non sono molto timido come lui ma il giusto e sono molto verace e irruento, penso di scostarmici abbastanza.
Prossimi progetti?
Per i prossimi lavori diciamo che ho già qualche altra cosa in ballo da dover fare ma non dico nulla per scaramanzia. Ma posso dirvi che il 16 gennaio uscirà nelle sale E fu sera e fu mattina un film di Emanuele Caruso dove anche qui sono uno dei 5 protagonisti, è una storia totalmente diversa da quella di Universitari ma allo stesso tempo molto affascianante, è un film drammatico ma varrà la pena vederlo, è molto molto interessante! Giovanni Zambito.

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