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martedì 1 ottobre 2013

X-Files, il co-creatore Frank Spotniz si racconta al Roma Fiction Festival 2013

Ha esordito alla master-class dicendo che gli spunti per scegliere gli episodi della fortunata serie X-Files  proiettati al Roma Fiction Festival 2013 sono stati ricevuti dai fans su Twitter.
Che rapporto ha con la sua storia e con i suoi personaggi?
Sono ossessionato dai miei personaggi ed hanno avuto un ruolo importante nella mia vita e quando è arrivato il successo mi sono reso conto che impatto hanno generato su di me e nella mia immaginazione. Mentre scrivevo la storia sorridevo di quello che poteva accadermi.

Lei ha iniziato come giornalista per poi passare a diventare autore, ci descriva il suo lavoro...
Ho sempre voluto essere nell'industria cinematografica, ma ho iniziato a lavorare come giornalista e questo è durato per circa 7 anni. Sono stato corrispondente per un giornale a Parigi e lì ho capito che non volevo fare questo per il resto della mia vita. Ho scoperto di conseguenza la passione per il cinema e la scrittura per la tv.
Ci parla di X-Files e dei suoi protagonisti?
La serie prende spunto da personaggi mitologici e i miei personaggi soprattutto l'agente Skully ho cercato di renderla molto intelligente per far avvicinare la gente alla fantascienza. I primi 2 anni in cui lo show è andato in onda sono stati molto controversi ed hanno avuto un impatto sul pubblico di tutto il mondo. Rappresentare mostri, alieni, fenomeni paranormali nella serie dava un messaggio al pubblico.
Cosa la ispira nel suo lavoro di autore?
Metto cuore e passione in tutto quello che faccio. Come scrittore ero molto affezionato a questa idea e credo fosse giusto realizzarla perché credo che le persone sono più inclini a credere alle teorie che ad accettare la verità degli altri e per questo che ho ritenuto opportuno creare X-Files.
Qual è stato il giorno più felice del suo lavoro?
Il giorno della prima del film quando ho visto la reazione del pubblico specie quando è arrivata la scena in cui Mulder sta per baciare Skully ma non lo fa perché arriva il mostro... la sala era piena di gente - circa 5000 presenze - ed è stato emozionante sentire contemporaneamente gridare di paura 5000 persone. Questa è stata una reazione positiva del pubblico al mio lavoro.
A cosa fai riferimento per lavorare e scrivere?
La cronaca, i vecchi film, i documentari sono fonte di ispirazione poi nel 1992 in tv non c'erano programmi che facevano paura così è nata l'idea di X-Files, volevo un programma che terrorizzasse la gente, volevo spaventare il mio pubblico.
Chi ringrazi del successo di X-Files?
Abbiamo beneficiato della qualità tecnologica e di grandi registi e dell'alto livello televisivo che ci ha fornito alla stesso tempo un prodotto cinematografico: questo è stato l'inizio di tutto quello che è accaduto dopo e dei telefilm che ci hanno seguito con le stesse tecniche di realizzazione.
Ma preferisci il cinema alla tv?
La formula tv è così perfetta... mentre non amo il business cinematografico ed il mio contributo ad esso è un hobby. Il cinema è politicizzato e la tv è migliorata rispetto agli anni '90.
Quali sono state le difficoltà nel  tuo lavoro?
La scrittura ha generato momenti di grande stress e questo non mi ha divertito anche perché penso che se  la storia e la sceneggiatura sono buone tutti lavorano al meglio.
Come il lavoro di giornalista ha influenzato il tuo lavoro di sceneggiatore?
Il lavoro di giornalista mi ha aiutato molto: è stata una grande scuola fare il giornalista per capire cosa è rilevante... mi ha portato al documentario e a conoscere molte persone e alla fine alla realizzazione di X-Files. Molti miei colleghi hanno fatto il mio stesso percorso e per questo la ritengo una grande esperienza... il resto è storia!
Hai pensato di dirigere qualche episodio?
Me lo hanno chiesto ma ero impegnato a fare un altro film
Pensa di scrivere qualche episodio da ambientare in Italia?
Sono anche cittadino italiano come mia moglie, amo questo Paese, tutto il mondo ama l'Italia e gli italiani anche se voi  vi lamentate in continuazione.... sarebbe interessante sviluppare qualcosa qui!
Emanuela Del Zompo

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