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sabato 26 luglio 2014

"Vivi la tua fiaba" ad Altidona. Fattitaliani intervista il sindaco Enrico Lanciotti: tanta voglia di stare insieme e attenzione verso i più deboli

  1. Giunta alla quarta edizione, la manifestazione "Vivi la tua fiaba" il 28 e 29 luglio 2014 ospiterà centocinquanta personaggi di fantasia grazie a genitori e bambini che insieme si mettono in gioco, nel paese di Altidona che per l'occasione assume l'aspetto di un castello incantato, per vestire i panni degli eroi delle fiabe che da sempre fanno sognare non solo i piccini. Sono circa 20 le fiabe che vengono rappresentate nel centro storico: accade dunque per magia che Biancaneve si commuove vedendo danzare la Bella e la Bestia, che Capitan Uncino scherza con Pippi calzelunghe, gioca con la polvere magica di Trilly e davanti alla zucca trasformata in carrozza di Cenerentola spera che ogni sogno possa diventare realtà. Altidona… vivi la tua fiaba” è organizzata dall'Associazione "Il Grillo Parlante" con la collaborazione dell’Ospedale Pediatrico Salesi di Ancona, per donare un sorriso ai bambini che sono nel posto che meno gli appartiene: un letto di Ospedale. Grazie ai fondi che vengono raccolti direttamente, durante la manifestazione, da rappresentanti dell’Ospedale Salesi negli anni sono stati finanziati numerosi progetti tra i quali: l’acquisto di un defibrillatore per il reparto di Neonatologia e uno per il reparto di Oncologia Pediatrica. Fattitaliani ha intervistato Enrico Lanciotti, sindaco della cittadina marchigiana.
    Che valore assume per il paese l'iniziativa "Vivi la tua fiaba"?
    Questa iniziativa ha in sé un valore simbolico estremamente importante per il paese sotto molteplici aspetti. È grande l’emozione che si prova nel vedere le piazze ed i vicoli di Altidona riempirsi di bambini in maschera per rievocare ed animare le fiabe tra cui quelle che hanno caratterizzato la nostra infanzia, trasformando così il paese in un castello incantato. Il nostro centro storico poi offre una cornice ideale per trasportare tutti, grandi e piccoli, in un mondo di fantasia in cui i veri protagonisti sono i bambini. Ma l’aspetto più importante è rappresentato dall’elevato valore sociale dell’iniziativa volta alla raccolta di fondi per la “Fondazione Ospedale Salesi” di Ancona, ponendo così l’attenzione diretta soprattutto ai bambini meno fortunati che guardano il mondo da un letto di ospedale.
In che maniera si sposa con l'operato della vostra amministrazione?
L’iniziativa si sposa a pieno con l’operato dell’amministrazione che pone la sua attenzione alle famiglie ed ai bambini. La nostra popolazione è costituita da tante coppie giovani e bambini che hanno scelto di vivere qui proprio per la qualità della vita e gli standard che Altidona riesce ad offrire, grazie anche al prezioso operato delle tante associazioni che operano sul territorio quali appunto “Il Grillo Parlante” che in questi giorni organizza questo evento.

Recentemente vi ha avuto luogo anche la seconda edizione del festival "Ciak sul fermano": perché una piccola realtà insiste su questo genere di avvenimenti? che cosa danno realmente alla comunità?
Stiamo cercando di portare avanti, anche attraverso il sostegno alle associazioni organizzatrici, un’intensa attività volta da un lato a cercare di fare cultura perché in un momento di crisi come questo riteniamo che uno dei punti di partenza sia proprio legato a questo aspetto e dall’altro all’impegno verso il sociale e le politiche giovanili e della famiglia quale elemento portante e trainante di una società.

Come cambia lo scenario di Altidona fra inverno ed estate?
Altidona è un paese a forte vocazione turistica, con i sui 3 km di spiaggia, le bellezze artistiche del centro storico e i tanti spazi a rilevanza paesaggistica (colline e campagna), ricordiamo anche che Altidona fa parte dell’Ecomuseo della Valle dell’Aso. Ad Altidona è tanta la voglia di fare e di stare insieme che le occasioni di aggregazione non mancano sia in inverno che in estate tra le quali, oltre a quelle sopra già citate, ricordiamo ad esempio:
  • Il Carnevale”, nel periodo di febbraio/marzo: coloratissime sfilate in maschera per le vie del centro storico, tanta musica e divertimento;
  • Festa del primo maggio” al parco “Due Ponti” con mercatini musica e stand gastronomici;
  • Sagra della polenta con le lumache”, il primo week-end di agosto: la festa che celebra il piatto più antico della gastronomia altidonese;
  • Festa del patrono”, l’8 agosto: processione per le vie del paese, messa solenne e serata danzante;
  • Concerto di Natale”, incontro di cori polifonici provenienti da varie parti d’Italia;
  • Presepe vivente”, il 25 e 26 dicembre: suggestivo e indimenticabile, con oltre duecento figuranti, per una tradizione che si rinnova
Inoltre va sottolineato come quest’anno per la prima volta abbiamo dato il via ad una stagione teatrale condivisa con i comuni limitrofi di Campofilone e Pedaso alla riscoperta dei teatri dei piccoli borghi che ha visto la presenza nel nostro comune del Maestro Vince Tempera.
Ho notato che il centro storico è caratterizzato dalla presenza di molte case ristrutturate e rinnovate: come state perseguendo tale obiettivo? come lo si concilia con la mancanza di fondi?
Il centro storico è stato quasi completamente ristrutturato circa 30 anni fa grazie ad una grande operazione e ad investimenti che lo hanno reso suggestivo così come lo è ora; questa operazione però non si è fermata anzi, nonostante le difficoltà economiche del periodo, grazie anche ad un finanziamento a parziale copertura dell’intervento da parte del GAL Fermano, stiamo portando avanti la ristrutturazione della “Casa degli Artisti”, un edificio di proprietà del comune che verrà destinato ad ospitare gli artisti che vengono ad esibirsi nel Teatro Comunale e nelle nostre piazze.

Lei viaggia spesso per Roma: il gap fra Parlamento e Regioni e Comuni a suo avviso va via via più allargandosi o no?

Come sindaco di un piccolo comune sento un po’ il distacco con la politica a livello centrale, stiamo subendo in particolare modo l’evoluzione normativa che in alcuni casi come quello ad esempio del patto di stabilità ci impedisce di fare una programmazione mirata ad una sana crescita del nostro territorio. Siamo altresì fiduciosi che la situazione economica possa riprendersi e che Stato Centrale ed enti locali possano riprendere a lavorare in sinergia al miglioramento dei servizi offerti al cittadino. Giovanni Zambito.

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